Oggi sono entusiasta di segnalare una nuova mostra intitolata Giulio II e Raffaello. Una nuova Stagione del Rinascimento a Bologna, visitabile dall’8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
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Visitando il Museo degli Eremitani di Padova sono rimasta colpita da quest’opera di Girolamo di Romano detto Il Romanino (Brescia 1484 c. – 1566) che dipinse l’Ultima Cena.
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n quest’opera di Francesco Salviati (Firenze, 1510 - Roma, 1653) intitolata “Betsabea si reca da David” (1553-1555) si osserva un’architettura manierista di tipo scenografico, che rivela un’elevata fantasia nella composizione.
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Nella Pinacoteca Civica di Savona è conservata la Crocifissione di Donato de' Bardi. Si tratta probabilmente del primo dipinto a olio su tela della pittura italiana datato 1448.
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La Galleria Diego Donati, Via Monteripido, 8 - Perugia presenta la mostra "Amate terre... nel segno" Personale di Pedro Lava. Inaugurazione sabato 24 settembre alle ore 17.00 alla presenza dell'artista. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al prossimo 8 ottobre 2022.
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Si tratta di un capolavoro incredibile composto di fogli di pergamena, un monumento della cartografia, ricco di iscrizioni, quasi tremila, in cui Fra' Mauro riprodusse l'Ecumene
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Se il poeta romano Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 17 d.C.) non avesse creato il poema epico-mitologico Metamorfosi, una cospicua quantità di opere d’arte non esisterebbe.
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Quando non esisteva la cinematografia c'erano le opere di Sandro Botticelli, che ritrasse a rallentatore la scena di un film. L'artista nella sua "Primavera" ci racconta una splendida favola mitologica, dove figure leggiadre, raffinate ed eleganti si atteggiano nelle loro movenze aggraziate, indossando preziosi abiti arricchiti da veli trasparenti.
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Questo piccolo dipinto raffigura Cristo portacroce ed è un’opera di Francesco de' Rossi, detto Salviati (Firenze, 1510 – Roma, 1563), che fu un esponente del Manierismo.
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Buona giornata con questa bellissima Dama col “petrarchino” (1528 ca.) di Andrea del Sarto (Andrea d'Agnolo, Firenze 1486 - 1530). La raffinatezza della composizione, in cui appare una giovane che ci guarda manifestando un dolce sorriso, è stata concepita dal pittore attraverso un certo naturalismo.