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Manuela Moschin

Esprimere la mia stima per la scrittrice Luciana Benotto risulta ogni volta un onore e un piacere. Avendo letto e recensito tutti i suoi libri, non mi rimane che confermare le sue doti di eccellente narratrice. Con il romanzo storico Il Duca e il Cortigiano ero certa di imbattermi in qualcosa di estremamente interessante e qualitativamente magistrale.

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Meriggio. Officine a Porta Romana è il dipinto di Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 - Chievo, 1916) esposto a Padova nella mostra "Futurismo - La nascita dell'Avanguardia". Se avete occasione di visitarla, vi invito a farlo perchè ne vale veramente la pena. Una vasta raccolta di opere suggestive che vede protagonisti artisti come Balla, Boccioni, Russolo, Severini, Previati e molti altri.

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La magnifica Basilica di San Pietro a Perugia, monumento nazionale italiano, venne costruita nel 996 circa sopra la precedente cattedrale, mentre l'attuale struttura risale al 1591. All'interno sono conservate diverse opere d'arte, malgrado la chiesa abbia subito le spoliazioni napoleoniche.

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La pittura fiamminga, che influenzò l’arte italiana in modo significativo, giunse anche a Perugia nel ‘400, influenzando le opere di Benedetto Bonfigli (Perugia, 1420-1496), riconosciuto come il primo artista rinascimentale presente nella città.

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Questo è un ritratto del pittore Paris Bordon (Treviso, 1500 – Venezia, 1571) che ritrasse una bellissima ragazza, mentre trattiene con la mano sinistra i suoi lunghi capelli e con la destra una scatola di legno.

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Se il poeta romano Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 17 d.C.) non avesse creato il poema epico-mitologico Metamorfosi, una cospicua quantità di opere d’arte non esisterebbe. Il saggio analizza la celeberrima opera poetica, per mezzo della quale si è creato un rapporto sintonico con le opere d’arte prodotte nei secoli ed esamina con peculiare attenzione i dipinti, gli affreschi e le sculture che hanno avuto come tema le Metamorfosi di Ovidio.

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Genova e la mostra dedicata a Rubens

Manuela Moschin

Il 16 giugno 1465 Andrea Mantegna (1431-1506) scrisse a finto graffito la data di inizio dei lavori della Camera degli Sposi o "Camera Picta", come venne citata dai documenti, dove l'artista dipinse un ciclo di affreschi tra il 1465 e il 1474 per il Marchese Ludovico II Gonzaga per celebrare la dinastia della sua famiglia.

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