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Manuela Moschin

Buongiorno in arte con questa straordinaria Annunciazione di Guido Reni (Bologna, 1575-1642), un'opera intensa, in cui dal volto della Madonna traspare un’infinita dolcezza, una peculiarità presente nelle opere di Raffaello. Il senso di devozione avvolge le figure, che sono state create tramite una particolare cura nei dettagli. Tutta la scena appare morbida con le nuvole vaporose e la resa naturale dei panneggi

Manuela Moschin

Buongiorno con la Visitazione (1491) di Domenico Ghirlandaio (Firenze 1448 – 1494). L’opera giunse nel Museo del Louvre a Parigi nel 1812 a causa delle spoliazioni napoleoniche, ma fu commissionata dal nobile Lorenzo Tornabuoni per la chiesa dei cistercensi.

Manuela Moschin

Aman è Parola che vibra sensibile e altruista, nella sostanza più immedesimativa e compartecipata, perché di queste qualità sublimi è composto il suo cuore travagliato. Si tratta di una sensibilità che non nasconde nulla, perché il suo canto dell’anima si mostra visibile e allo scoperto, anche nell’acutezza del proprio tormento esistenziale, senza filtri simbolici, senza melliflui giri di parafrasi e metafore, senza mezze misure, mai in compromesso con sé stessa, vera fino alla sorgente dello spirito colorato d’Amore, che si fa strada attraverso la roccia più dura e impietosa della vita

Manuela Moschin

Video Blog - Cristo Morto di Andrea Mantegna

Manuela Moschin

Storie come brandelli di cuore, percorsi differenti, sfide. In questo viaggio che mette in primo piano le nostre vite vengono raccontate vittorie e sconfitte, aspirazioni diverse, senza giudizi o presunzione.

Manuela Moschin

Giovanni Bellini nel 1505 circa dipinse la Pietà Martinengo o Pietà Donà dalle Rose. Come riportato nell'immagine qui presente, l'opera è firmata sulla roccia a sinistra IOANNES/BELLINUVS. Il dipinto faceva parte della collezione Michiel, in seguito a quella dei Martinengo, poi ai Donà dalle Rose

Manuela Moschin

Il Natale dei rimasti (1903) è un dipinto di Angelo Morbelli (Alessandria, 1853 - Milano, 1919), conservato nella Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia. Scattai la foto l'anno scorso con l'intenzione di pubblicarla in breve tempo, invece ogni volta che decidevo di proporla provavo una sensazione di struggimento

Manuela Moschin

Nella Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia, eretta dalla comunità dei Dalmati, è conservato un ciclo pittorico di storie che Vittore Carpaccio (Venezia, 1465 ca. - Capodistria, 1525/1526) dipinse tra il 1502 e il 1507. Si tratta di una serie di teleri che hanno come tema i santi protettori della confraternita: San Giorgio, San Girolamo e San Trifone. Qui esamineremo l’opera “San Giorgio e il Drago” datata 1502.

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