La magnifica Basilica di San Pietro a Perugia, monumento nazionale italiano, venne costruita nel 996 circa sopra la precedente cattedrale, mentre l'attuale struttura risale al 1591. All'interno sono conservate diverse opere d'arte, malgrado la chiesa abbia subito le spoliazioni napoleoniche.
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La pittura fiamminga, che influenzò l’arte italiana in modo significativo, giunse anche a Perugia nel ‘400, influenzando le opere di Benedetto Bonfigli (Perugia, 1420-1496), riconosciuto come il primo artista rinascimentale presente nella città.
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Questo è un ritratto del pittore Paris Bordon (Treviso, 1500 – Venezia, 1571) che ritrasse una bellissima ragazza, mentre trattiene con la mano sinistra i suoi lunghi capelli e con la destra una scatola di legno.
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Se Ovidio non avesse scritto le Metamorfosi, molte opere d’arte non esisterebbero. Il saggio esplora i miti e la loro influenza su pittura e scultura.
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Genova e la mostra dedicata a Rubens
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Il 16 giugno 1465 Andrea Mantegna (1431-1506) scrisse a finto graffito la data di inizio dei lavori della Camera degli Sposi o "Camera Picta", come venne citata dai documenti, dove l'artista dipinse un ciclo di affreschi tra il 1465 e il 1474 per il Marchese Ludovico II Gonzaga per celebrare la dinastia della sua famiglia.
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urante l'epoca in cui visse Guido Reni (Bologna, 4 novembre 1575 - 18 agosto 1642), esponente del classicismo, ci furono due importanti famiglie nobili che si contesero il potere: i Pamphilj e i Barberini.
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In questi giorni si è parlato molto del recente restauro dell'Assunta di Tiziano Vecellio, conservata nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari di Venezia. I lavori di restauro, durato quattro anni, hanno dato alla luce alcune novità, rappresentate dalla presenza di due angeli nei pennacchi ai lati della cornice lapidea
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Oggi sono entusiasta di segnalare una nuova mostra intitolata Giulio II e Raffaello. Una nuova Stagione del Rinascimento a Bologna, visitabile dall’8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
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Visitando il Museo degli Eremitani di Padova sono rimasta colpita da quest’opera di Girolamo di Romano detto Il Romanino (Brescia 1484 c. – 1566) che dipinse l’Ultima Cena.