A cura di Manuela Moschin
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William Turner (Londra, 1775-1851) è il pittore inglese che aveva una particolare predilezione per i fenomeni atmosferici, esprimendo in questo la poetica del sublime, in cui provava una sensazione di ammirazione e nello stesso tempo di paura nei confronti degli eventi naturali. Al fine di vivere in prima persona la potenza della natura, si faceva legare all’albero maestro delle navi. In questo dipinto si riconosce un’esplosione di energia in una fusione di onde, nubi e pioggia. All’interno di un vortice, costituito da diversi elementi, si muove un battello a vapore al largo di Harbour’s Mouth. Turner non era amato dalla critica che lo accusava di utilizzare prodotti da cucina: “Questo gentiluomo in precedenti occasioni ha scelto di dipingere con crema o cioccolata, tuorlo d’uovo o gelatina di ribes; qui usa il suo intero apparato di prodotti da cucina” (“Athenaeum”, 14 maggio 1842).
Il critico inglese John Ruskin invece apprezzò l’opera dicendo:“Una delle più grandiose rappresentazioni di movimento del mare, nebbia e luce, che sia mai stata messa su tela”.