A cura di Manuela Moschin
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Oggi vorrei esprimere un particolare apprezzamento, rivolgendo i complimenti all’autrice Valentina Casarotto, che ha scritto “Diva d’acciaio” – Gaspari Editore. Un libro brillante uscito il 29 settembre 2023, composto di una rigorosa biografia romanzata, che narra alcuni episodi della vita della pittrice polacca Tamara de Lempicka (Varsavia, 1898 – Cuernavaca, 1980), una donna ribelle, eccentrica, piena di sé e quanto mai ritenuta una figura clamorosa nell’ambiente parigino dello stile dell’Art Decò degli anni Venti e Trenta. Valentina con questo romanzo ha dato vita a qualcosa di innovativo, di estremamente unico, visto che è riuscita a illustrare la storia della pittrice utilizzando la tecnica dell’intervista. Un metodo sicuramente efficace per rendere partecipe il lettore, che rimane attratto dalle avvincenti e complesse vicissitudini di Tamara. L’indagine si prospetta serrata, con un ritmo da romanzo giallo, in cui la ricostruzione dei fatti si basa sull’analisi di una serie di interviste realizzate tra il 1938 e il 1939 ad opera della giornalista newyorkese Clare Bryce. Sospettata di essere una spia del Servizio segreto russo, Tamara de Lempicka viene investigata da Clare con estrema destrezza. È il grande J. Edgar Hoover, il capo dell’FBI, a offrirle l’incarico.
In un periodo storico critico, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, Clare si muove in diversi ambienti come Washington, Londra, Roma, Milano, Berlino, Nizza e Parigi, incontrando anche una grande varietà di personaggi dell’elite culturale, come Filippo Tommaso Marinetti e Gabriele D’Annunzio, con il quale trascorre momenti di intimità, che la pittrice cerca il più possibile di evitare. In questi passaggi dedicati al poeta, sono pittoresche le descrizioni dal tono spiccatamente melodrammatico, come se si trattasse di attori che si esibiscono su un palcoscenico. Valentina ha tracciato il temperamento di ognuno con stile e naturalezza. Alla base è presente senz’altro uno studio accurato e una ricerca storico-artistica meticolosa. L’arte, la letteratura e la storia si fondono in un unico libro, un romanzo intenso e coinvolgente, intessuto di ottime descrizioni che esaltano la personalità della protagonista, i cui dipinti dalle pennellate compatte esaltano la bellezza femminile, che appare sensuale e bella come una statua antica. Ringrazio Valentina, poiché attraverso il suo romanzo ho potuto conoscere in modo approfondito una figura influente, il cui contributo è stato importante per la storia della pittura.
Ecco alcuni dipinti realizzati dalla pittrice Tamara de Lempicka:
Sono Manuela Moschin, scrittrice, nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte. La mia opera prima è “ātman”. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti, deceduta, la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri. Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.