Marco Mascolo "Rembrandt. Un artista nell’Europa del Seicento" edito da Carocci
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Rembrandt. Un artista nell’Europa del Seicento

di Marco M. Mascolo Carocci Editore

Rembrandt van Rijn "Autoritratto" 1655-1658 cm. 49x41 Vienna, Kunsthistorisches Museum
Rembrandt van Rijn “Autoritratto” 1655-1658 cm. 49×41 Vienna, Kunsthistorisches Museum

A cura di Manuela Moschin

Rembrandt, un artista nell’Europa del Seicento

Il saggio di Marco Mascolo, Rembrandt. Un artista nell’Europa del Seicento, edito da Carocci, è innanzitutto una guida aggiornata e ricca di spunti interessanti. Inoltre, si rivela estremamente utile per comprendere a fondo vari aspetti del percorso artistico di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669), eccellente disegnatore, pittore e incisore.

L’autore, infatti, narra in modo dettagliato la vita dell’artista, raccontando aneddoti ed episodi vissuti sin dalle prime esperienze nel campo dell’arte, e giungendo così a esprimere i motivi che lo hanno reso uno dei più affermati maestri dell’età d’oro olandese.

Inoltre, con oculata precisione e lodevole dimestichezza nel trattare la storia dell’arte, Mascolo descrive ogni capolavoro dell’artista, analizzando le opere in ordine cronologico attraverso un’indagine minuziosa e accurata.

Infine, in primo luogo, lo scrittore ripercorre fase per fase il periodo di formazione e i momenti di apprendistato compiuti da Rembrandt, presso maestri come Jacob van Swanenburgh e il pittore di storia Pieter Lastman.

Rembrandt e i suoi modelli

Successivamente, Mascolo, acuto conoscitore delle qualità artistiche di Rembrandt, indaga il contenuto delle fonti, derivanti dalla consultazione di una considerevole documentazione bibliografica, creando così un saggio fondamentale per chi desidera conoscere a fondo le qualità pittoriche e incisorie dell’artista.

Del resto, Rembrandt, ispirato dai maestri del Rinascimento italiano come Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Tiziano, oppure da quelli nordici quali Luca di Leida, Albrecht Dürer e Maarten van Heemskerck, creò opere di grande spessore, manifestando in ciò una competenza ineluttabile.

Il dialogo con il Rinascimento

Per esempio, L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci fu per Rembrandt un modello da seguire nella realizzazione della tela Le nozze di Sansone del 1638, opera prodotta attraverso l’elaborazione di schizzi che imitano il capolavoro vinciano: «Tre importanti disegni sono stati legati a questa composizione. Si tratta di schizzi dall’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, conosciuta grazie a una delle incisioni che furono tratte dal capolavoro milanese.» (Mascolo, 2021)

Inoltre, la Danae, ossia la tela di Rembrandt presente all’Hermitage di San Pietroburgo, deriva anch’essa dalla tradizione rinascimentale italiana. In questo caso l’ispirazione proviene da Tiziano, dal quale Rembrandt trasse importanti spunti: «Con quest’opera Rembrandt pone una vera e propria pietra miliare nella tradizione pittorica olandese e, allo stesso tempo, riesce a emulare uno dei modelli cui probabilmente in quegli anni guardava di più: Tiziano.» (Mascolo, 2021)

Ritratti, soggetti storici e autoritratti

Oltre ai numerosi ritratti, Rembrandt raffigurò soggetti storici, religiosi, mitologici e realizzò una quantità esorbitante di autoritratti.

Pertanto, se siete appassionati d’arte e incuriositi dalle abilità di questo sommo artista, vi invito a leggere questo meritevole volume, che offre una conoscenza approfondita, incentrata su un’analisi biografica, storica, artistica e culturale.

Descrizione

Rembrandt Harmenszoon van Rijn è uno degli artisti più amati di tutti i tempi e il suo mito, cresciuto fra Ottocento e Novecento, di fatto non è mai tramontato. Il libro ricostruisce in modo approfondito, aggiornato sulla base della più recente bibliografia, la sua lunga attività e, attraverso un’analisi ravvicinata delle opere — dipinti, incisioni e disegni — fa emergere tutta l’originalità di questo grande pittore.

Rembrandt ha saputo dar vita a un linguaggio artistico straordinario, in cui il dialogo con la grande tradizione del Rinascimento — soprattutto italiano, ma non solo — si unisce a una nuova sensibilità per l’osservazione della natura. Geniale sperimentatore, sempre alla ricerca di soluzioni tecniche originali, ha creato capolavori universali, come la Ronda di notte, la Danae e i molti autoritratti. Il volume segue la carriera dell’artista dal periodo giovanile a Leida, attraverso i ruggenti anni Trenta ad Amsterdam, sino alle vicende della cosiddetta bancarotta del 1656, offrendo un’immagine di Rembrandt in parte nuova e forse anche inaspettata.

Bio

Marco M. Mascolo ha studiato, prima di tutto, all’Università di Siena, successivamente alla Scuola Normale di Pisa ed è stato, inoltre, borsista al Kunsthistorisches Institut di Firenze – Max-Planck-Institut. Le sue ricerche, infatti, affrontano temi di arte europea fra Trecento e Quattrocento, così come argomenti di storiografia artistica del Novecento.

Tra le sue pubblicazioni, si segnalano in particolare «Un occhio finissimo». Wilhelm R. Valentiner (1880-1958) storico dell’arte tra Germania e Stati Uniti (Viella, 2017) e, inoltre, Roberto Longhi. Percorsi tra le due guerre (scritto con Francesco Torchiani, Officina Libraria, 2019).**

Se questo argomento ti ha incuriosito, ti invito a scoprire altre pagine di questo blog dedicate a Rembrandt e al suo genio artistico, come l’approfondimento su Rembrandt e Aristotele contempla il busto di Omero: leggi l’articolo qui.

Marco Mascolo “Rembrandt. Un artista nell’Europa del Seicento” edito da Carocci.
Rembrandt van Rijn "Autoritratto con capelli scompigliati" 1628 Olio su tavola, cm. 22,6x18,7 Amsterdam Rijksmuseum
Rembrandt van Rijn “Autoritratto con capelli scompigliati” 1628 Olio su tavola, cm. 22,6×18,7 Amsterdam Rijksmuseum
“I mendicanti alla porta di casa” Rembrandt 1648 incisione all’acquaforte
“I mendicanti alla porta di casa” Rembrandt 1648 incisione all’acquaforte
Rembrandt van Rijn "La Lezione di Anatomia del dottor Tulp" 1632 olio su tela cm 169,5x216,5 L'Aja Mauritshuis
“La Lezione di Anatomia del dottor Tulp”, Rembrandt van Rijn, 1632 olio su tela cm 169,5×216,5 L’Aja Mauritshuis
“Rembrandt con i tre baffi” Rembrandt 1634 incisione all’acquaforte
“Rembrandt con i tre baffi” Rembrandt 1634 incisione all’acquaforte
Rembrandt van Rijn "L'allegra coppia" (Il Figliol prodigo dilapida la sua eredità) olio su tela 1636 cm. 161x131 Staatliche Kunstsammlungen di Dresda
Rembrandt van Rijn “L’allegra coppia” (Il Figliol prodigo dilapida la sua eredità) olio su tela 1636 cm. 161×131 Staatliche Kunstsammlungen di Dresda
Rembrandt van Rijn "Artemisia riceve le cenere da Mausolo" 1634 olio su tela cm. 142x153 Madrid, Museo Del Prado
Rembrandt van Rijn “Artemisia riceve le cenere da Mausolo” 1634 olio su tela cm. 142×153 Madrid, Museo Del Prado


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L’articolo è stato scritto per il sito La voce di Venezia: Clicca qui per il link La Voce di Venezia

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