
A cura di Manuela Moschin
I Girasoli: un’icona dell’arte
Van Gogh e i Girasoli rappresentano un’icona intramontabile. Il nome dell’artista è indissolubilmente legato a questi fiori, ai quali dedicò una serie di dipinti memorabili.
“La maggior parte dei pittori, non essendo coloristi propriamente detti, non vedono questi colori e giudicano pazzo il pittore che vede con occhi diversi dai loro. Tutto ciò è naturalmente previsto. Per questo io ho già pronto apposta un quadro in giallo pieno di girasoli.”
Vincent Van Gogh (30 marzo 1853 – 29 luglio 1890)
Qualche anno fa ebbi modo di ammirare dal vivo questa versione dei Girasoli, esposta presso la National Gallery di Londra. Ricordo che mi emozionai moltissimo: i celebri girasoli tanto acclamati erano lì, davanti a me. In quel momento non erano più un’immagine fotografica, ma un’esperienza viva. La luce irradiata dal dipinto è un’emozione che conserverò per sempre nel cuore.
Vincent riuscì a ottenere un’esplosione di giallo, utilizzando soltanto tre tonalità: giallo ocra, giallo cromato e verde veronese. Il pittore raffigurò le diverse fasi del ciclo di vita, dal germoglio alla fioritura, fino al decadimento, alludendo alla caducità della natura umana.
Van Gogh e l’espressionismo interiore
Van Gogh fu un pittore postimpressionista, precursore dell’espressionismo, poiché nei suoi dipinti proiettava la propria anima inquieta. Il grande fascino delle sue opere risiede nella capacità di dipingere le emozioni con una profondità unica.
Un’anima tormentata, incompresa e assetata d’amore, ma anche dolce e delicata come i petali di un fiore. Le sue opere sono vere e proprie poesie visive, dove ogni pennellata esprime uno stato d’animo: a volte pervaso dalla malinconia, altre volte dalla gioia di vivere.
“I cipressi occupano sempre i miei pensieri. Dovrei fare qualcosa su di loro come le tele con i girasoli, perché mi stupisce che nessuno li abbia fatti come li vedo io.”
Vincent Van Gogh
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Sono Manuela Moschin, scrittrice, nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte. La mia opera prima è “ātman”. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti, deceduta, la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri. Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.