Agenzia letteraria Storie di Libri di Pasquale Cavalera
Recensione a cura di Manuela Moschin
“Oggi, alla fine del giorno” di Cristina Alessandro, pubblicato dall’agenzia letteraria Storie di Libri, è un romanzo di formazione, che affronta con delicatezza e profondità la vita di Maria Lourdes, una donna fragile e tormentata dalle sue insicurezze e dalle cicatrici di un’infanzia difficile.
Questo libro si distingue non solo per la complessità dei temi trattati, ma soprattutto per la capacità dell’autrice di infondere significati profondi, stimolando il lettore a riflettere sul valore delle relazioni. I personaggi sono delineati con una tale precisione e autenticità da sembrare reali. Ognuno di loro occupa un ruolo ben definito, contribuendo a tessere una trama che si sviluppa tra sofferenze, incomprensioni e speranze. Prevale un senso di tristezza e di malinconia che permea tutto il romanzo, una sensazione che accompagna il lettore pagina dopo pagina, mentre la narrazione scorre fluida e coinvolgente. Nonostante l’atmosfera cupa, emerge costantemente il desiderio che la storia possa trovare un epilogo positivo.
La trama segue le dinamiche di una famiglia segnata dalle sue fragilità, con un particolare focus sulla protagonista, Maria Lourdes. Il suo carattere introverso e pessimista, aggravato dall’incapacità di gestire le emozioni, la conduce in un vortice di autocommiserazione. L’eccessiva severità verso sé stessa e la mancanza di autostima rendono Maria una figura tragica, incapace di trovare la serenità nonostante l’amore del marito e il legame con la figlia ribelle.
Questo stato d’animo finisce per mettere a dura prova l’equilibrio dell’intera famiglia. Cristina riesce con grande sensibilità a trattare temi delicati come la depressione e la lotta interiore. Il suo stile è caratterizzato da una profonda comprensione psicologica dei personaggi. La sua capacità di mettere in luce i meccanismi emotivi di Maria Lourdes è notevole. Si avverte una fitta nebbia che avvolge la protagonista. “Oggi, alla fine del giorno” non è solo la storia di una famiglia, ma è un invito a riflettere su quanto sia importante saper ascoltare sé stessi e chi ci circonda, quanto sia cruciale imparare a perdonarsi e a riscoprire il valore delle piccole cose.
Prefazione
Tre generazioni a confronto, in uno spaccato di quotidianità che si pone come obiettivo quello di far riflettere su quanto l’esistenza a volte riesca a mettersi d’impegno per mostrare il suo lato assurdo, nutrendosi di irrazionalità. Maria Lourdes non è pronta ad abitare questa terra, non lo è mai stata, e nulla possono fare le attenzioni di suo marito Cesare e le esigenze della loro unica figlia Letizia. Non tutti sanno gestire i sentimenti, controllare le emozioni è ancor più complesso.
Alla vita poco importa degli affanni, dei pensieri, dei vari e innumerevoli piani, di ciò che abbiamo deciso di fare con quel che resta dei nostri giorni. Avrà le sue buone ragioni, inutile metterlo in dubbio, anche perché diverrebbe assai faticoso riuscire a destreggiarsi in situazioni che la maggior parte delle volte incutono terrore.
Ma allora, qual è il vero segreto per riuscire ad attendere fiduciosi il susseguirsi degli eventi? Da chi dovremmo imparare l’arte dell’attesa e, soprattutto, come si fa a coltivare speranze in un presente che ancora non la smette di attingere dal passato? (Prefazione di Pasquale Cavalera)
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