a cura di Storie di Libri
Recensione
A cura di Manuela Moschin
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La musicalità e la snellezza dei versi si fondono in perfetta armonia con lo scorrere del tempo, che Paolo Pagliaroli ha impresso in questa meravigliosa silloge, in cui nella profondità dei ricordi egli evoca persone a lui care. L’opera contiene una miscellanea di sentimenti, nella quale il poeta esprime i suoi stati d’animo tramite pensieri, dediche e haiku, riuscendo così a cogliere le infinite sfumature dell’esistenza. “Battiti” è il titolo del libro a cura di Storie di Libri, una raccolta di poesie capace di elevare l’anima verso il divino, protagonista costante di queste intense liriche. Il poeta rimuove i veli di fuliggine che risiedono nell’essere umano per restituire al lettore una poetica illuminante e sincera. Sono diversi i temi trattati, come la sofferenza, la fede, l’amore, la nostalgia, le fragilità umane, fino alle ostilità legate alla guerra: “Questa guerra/così lontana/ma tanto vicina al cuore”.
Fatti drammatici di cronaca sono presentati con spirito di pace e lacerante dolore. Si percepisce un’anima grata a Dio con una forza espressiva di notevole significato. Paolo, poeta onesto e sensibile, forgia testi pervasi di luce per penetrare nei “battiti” eterei delle persone. Egli ama il silenzio, quel silenzio ispiratore che alimenta l’anima e che anch’io percepisco nel battito dei suoi componimenti: “[…] Le sue mute frequenze/l’essere arco e freccia/nel medesimo istante/quel penetrare lento/ dentro il mio fragore”. Paolo forgia testi pervasi di amore e di speranza in un inno alla vita. Complimenti caro poeta.