A cura di Manuela Moschin
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Buongiorno in arte con Lorenzo Lotto (Venezia, 1480-Loreto, 1556-57) che è uno degli artisti più importanti e rivoluzionari della storia dell’arte occidentale, che infuse ai suoi dipinti un tocco straordinario. Il suo più grande pregio è quello di aver apportato un’innovazione nel campo della ritrattistica, poiché riuscì a percepire il carattere psicologico dei personaggi. Lotto, che fu successore di Antonello da Messina (1430-1479) e di Alvise Vivarini (1442/1453 – 1503/1505), realizzò diverse opere di genere religioso, come pale d’altare e immagini di piccolo formato. Nella Sacra Conversazione “Madonna con Bambino e Santi” (1505) compare una maniera nuova di riprodurre la pittura devozionale. Basti osservare l’atteggiamento dei santi che iniziarono a conversare tra loro. La composizione nel suo insieme ricorda le opere di Giovanni Bellini o di Cima da Conegliano (1459/1460-1517/1518). Sullo sfondo appare un paesaggio di genere dureriano apparentemente staccato dal resto dello scenario, dove si riconoscono due tagliaboschi in una foresta, particolare che allude alla crocifissione. La composizione è simmetrica con i quattro santi intenti a dialogare, in cui si riconosce da sinistra San Girolamo, San Pietro con le chiavi, forse Santa Chiara e San Francesco che sta mostrando alla Madonna le stigmate. Gesù Bambino è piegato verso San Girolamo, che si protrae su di lui, probabile richiamo alla sua profezia relativa al tragico futuro. Il cartiglio sorretto da entrambi riporta la firma “LOTUS”. Le pieghe dei panneggi sono nette con cromie accese e fredde. L’opera è conservata nel Museo National Gallery of Scotland, Edimburgo.