A cura di Manuela Moschin
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Giovanni Bellini nel 1505 circa dipinse la Pietà Martinengo o Pietà Donà dalle Rose. Come riportato nell’immagine qui presente, l’opera è firmata sulla roccia a sinistra IOANNES/BELLINUVS. Il dipinto faceva parte della collezione Michiel, in seguito a quella dei Martinengo, poi ai Donà dalle Rose. Ora è conservato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Sullo sfondo si riconoscono alcuni edifici di Vicenza, oltre a due monumenti di Ravenna come San Vitale e il campanile di Sant’Apollinare in Classe. Al centro della composizione emerge la figura piramidale di Maria, che sorregge Gesù secondo un’iconografia cosiddetta del Vesperbild, derivante dalla scultura tardogotica, in cui il corpo orizzontale di Cristo ricorda la croce. Quel che più rattrista è il senso di dolore che traspare dai volti e il braccio senza vita di Cristo. Maria appare invecchiata con uno sguardo assente. Da notare che le tonalità dei colori si differenziano tra il primo e il secondo piano, dove sullo sfondo appaiono più luminosi rispetto alla zona in cui sono situate le figure. Qui il terreno è arido e brullo, espediente che contribuisce a creare uno stacco tra il primo piano e la veduta.