di Manuela Moschin – Edizioni Espera
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A cura di Manuela Moschin
Avete mai sentito parlare del mito di Apollo e Dafne? Di Giove e Danae? Di Perseo e Medusa? Di Narciso? Oppure della Sala dei Giganti di Giulio Romano? Ve lo racconto nel mio saggio Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte – Edizioni Espera.
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Sinossi – Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte
Se il poeta romano Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 17 d.C.) non avesse creato il poema epico-mitologico Metamorfosi, una cospicua quantità di opere d’arte non esisterebbe.
Il saggio analizza la celeberrima opera poetica, per mezzo della quale si è creato un rapporto sintonico con le opere d’arte prodotte nei secoli ed esamina con peculiare attenzione i dipinti, gli affreschi e le sculture che hanno avuto come tema le Metamorfosi di Ovidio.
L’opera letteraria gode fin dall’antichità di un fascino singolare, in quanto attrasse letterati, artisti nel campo dell’arte e del mondo teatrale, diventando motivo di illuminazione.
Ovidio fu un poeta magistrale, creatore di un’arte letteraria che tuttora offre spunti di studio e di analisi. L’autrice sofferma la sua attenzione sul significato di alcuni miti, esaminando il ruolo da loro assunto nell’arte e nella letteratura.
Ogni dipinto, affresco o scultura indagati sono preceduti sia dai versi riferiti alla composizione poetica, vale a dire dal mito che un tempo veniva interpretato artisticamente, che da una sintesi riassuntiva utile per conoscere i racconti legati alla mitologia.