Sandro Botticelli "Annunciazione di Cestello" 1489, Tempera su tavola, 150x156 cm (la tavola), 240x235 cm (con la cornice), Gallerie degli Uffizi, Firenze.
Arte

Botticelli e l’Annunciazione di Cestello.

Sandro Botticelli "Annunciazione di Cestello" 1489, Tempera su tavola, 150x156 cm (la tavola), 240x235 cm (con la cornice), Gallerie degli Uffizi, Firenze.
Sandro Botticelli “Annunciazione di Cestello” 1489, Tempera su tavola, 150×156 cm (la tavola), 240×235 cm (con la cornice), Gallerie degli Uffizi, Firenze.

A cura di Manuela Moschin

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Osservando quest’opera intitolata Annunciazione di Cestello, di Alessandro Filipepi detto Botticelli (Firenze, 1445-1510) si rimane attratti dall’apertura sulla parete, dove compare un giardino recintato.

Simboli mariani che alludono alla porta del cielo e alla verginità della Madonna. La scena si apre all’interno di una stanza disadorna, in cui un pavimento prospettico accoglie un episodio dell’Annunciazione.

L’angelo si inchina davanti a Maria, la quale, abbassando il capo, si protrae in avanti in una sorta di avvitamento. L’opera è arricchita dalla cornice che è originale e dipinta in basso con gli stemmi del committente, il cambiavalute Benedetto di ser Francesco Guardi per la cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria Maddalena in borgo Pinti a Firenze.

In basso sono presenti due iscrizioni in latino tratte dal Vangelo di Luca che si riferiscono all’incarnazione del figlio di Dio nel grembo di Maria. Il dipinto è ora conservato nella Galleria degli Uffizi, Firenze.

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